AcquAgenda 2022

OSSERVATORIO PUBLIC UTILITY 18 rete da sostituire o riabilitare con l’iden- tificazione dell’insieme più appropriato di interventi. L’investimento 4.2, focalizzato sulla di- minuzione delle fuoriuscite nelle reti per l’acqua potabile, pone l’accento sull’im- portanza della digitalizzazione delle reti, delineando l’obiettivo di sviluppare una moderna “rete intelligente” che favori- sca la gestione ottimale delle risorse, la ri- duzione degli sprechi e la limitazione del- le inefficienze. Si tratta della disposizione di sistemi di controllo avanzati che con- sentano il rilevamento non solo dei nodi principali, ma anche dei punti sensibili della rete, attraverso la misura e l’acqui- sizione di portate, pressioni di esercizio e parametri di qualità dell’acqua. Senza la diffusione della sensoristica applicata agli acquedotti, infatti, non è possibile moni- torare con precisione portate, pressioni, livelli dell’acqua e altri parametri, e resta solo la possibilità di stime ipotetiche. Ol- tre all’installazione di strumenti smart per la rilevazione e il monitoraggio, il bando promuove processi di rimessa in effi- cienza delle reti idriche di distribuzione nell’ambito del Servizio Idrico Integrato. Sono poi previsti l’installazione di valvole di controllo delle pressioni, l’identificazio- ne e sostituzione o riabilitazione di tratti di rete danneggiati, interventi di manu- tenzione straordinaria. Il secondo importante provvedimento è stato preso dal Ministero Infrastrutture e Mobilità sostenibili a gennaio, con la pubblicazione del decreto attuativo per la linea di Investimento 4.1; il provvedimen- to individua 124 interventi per un investi- mento complessivo di quasi 2 miliardi di euro (con il 40% delle risorse destinate al Mezzogiorno), finalizzati all’aumento della sicurezza dell’approvvigionamento idrico e della resilienza dell’infrastruttura idrica in almeno 25 sistemi idrici com- plessi attraverso la realizzazione di inve- stimenti in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell’approvvigionamento. Efficienza energetica, le proposte di Assopompe (Anima) Un ulteriore miglioramento auspicato sarebbe la riduzione del consumo ener- getico: da tempo i costruttori di pompe, forti utilizzatori di energia elettrica, sono impegnati nello sviluppo di tecnologie che riducano i consumi, rendendo le macchine idrauliche più ecocompatibili. La direttiva europea 2009/125/CE (Diret- tiva Ecodesign), insieme al regolamento attuativo 547/2012/CE, ha delineato un approccio finalizzato alla riduzione dei consumi energetici, anche grazie all’im- piego di inverter che adattano le condi- zioni di funzionamento delle pompe alle richieste dell’acquedotto in termini di portata e pressione. In merito a quest’ultimo aspetto Asso- pompe avanza una serie di proposte per le istituzioni per garantire un utilizzo ef- ficace dei fondi del Pnrr. In primo luogo, chiede di aggiungere tra gli interventi ammessi a finanziamento l’installazione di pompe comandate da inverter e di val- vole di controllo delle pressioni per ridur- re le perdite e le attività di audit energeti- co dei sistemi di pompaggio. La seconda richiesta è di inserire tra i criteri di valu- tazione degli interventi un indicatore di tipo energetico in grado di quantificare la riduzione dei consumi di energia connes- so all’intervento, valutato tramite analisi energetica delle stazioni di pompaggio secondo la normativa ISO 14414:2019 (Pump System Energy Assesment). «Già da tempo Assopompe è impegnata sul tema dello spreco di risorse idriche, lavorando per la definizione e l’attuazio- ne di una strategia concreta» commenta Stefano Sampaolo, presidente dell’asso- ciazione. «Siamo fiduciosi che gli inve- stimenti del Pnrr rappresenteranno una grande svolta. Il 2021 è stato un anno di crescita per il settore delle pompe, con un fatturato di circa 2,3 miliardi di

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