AcquAgenda 2022

OSSERVATORIO PUBLIC UTILITY 16 A cura di: Donato Berardi, Samir Traini, Francesca Casarico, Zeno Vigato Laboratorio REF Ricerche Il Nord continua ad esprimere livelli di qualità migliori del Centro e del Sud e Isole, ma per alcuni indicatori la chiusura dei divari è avviata. Uno sguardo al futuro È con la programmazione 2020-2023 8 che ci si aspetta che la regolazione della qualità tecnica, entrata a regime, possa dispiegare il suo potenziale nel guidare le priorità di investimento potendo por- tare a progressi più marcati rispetto a quelli registrati fino ad oggi. Osservando il quadriennio 2020-2023 è possibile ri- scontrare una crescita degli investimen- ti programmati al lordo dei contributi a fondo perduto che arrivano ad attestarsi attorno ai 70€ ab./anno. Livelli superiori a quelli programmati per l’anno 2019. A livello territoriale gli investimenti pro- grammati più alti si riscontrano al Centro (74€ ab./anno), e il buon livello registrato dal Mezzogiorno è dovuto alla disponi- bilità dei dati per le gestioni industriali di grandi dimensioni. La quota maggiore degli investimenti programmati, il 20%, rimane destinata ad interventi volti a contenere le per- dite di rete (M1), seguita dagli investi- menti per il miglioramento della qualità dell’acqua depurata (M6), che incidono per il 17%, nonché per l’adeguamento del sistema fognario (M4), circa il 13%. Si confermano quindi importanti sforzi per proseguire nel miglioramento di tali indicatori, che già nel biennio 2018-2019 hanno registrato sensibili progressi. 8 Campione di 95 gestioni al servizio di 42 milioni di abitanti.

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